Spendere di più per l’acquisto o per la ristrutturazione certo, ma con l’Edilizia sostenibile una volta ultimati i lavori avremo tra le mani un patrimonio edilizio più facile da valorizzare e un domani anche da rivendere!

Secondo l’osservatorio per gli scenari immobiliari, costruire o ristrutturare un immobile seguendo i principi dell’edilizia sostenibile comporta incrementi di costi di costruzione e di ristrutturazione ma consente di realizzare incrementi di valore (tra il 2 e il 10%), canoni sensibilmente superiori (tra il 2 e l’8%) e, cosa che più di altre ha catalizzato la nostra attenzione, una forte diminuzione dei tempi di vendita (da 8 a 4 mesi). “Nel caso di una ristrutturazione – dichiara Francesca Zirnstein, Direttore Generale Scenari Immobiliari – il costo degli interventi green è mediamente di 40 euro al metro quadrato. Nelle sole città italiane, con un patrimonio costruito dopo il 1946 di circa 18 milioni di abitazioni, ciò comporterebbe un investimento aggiuntivo di 40 miliardi di euro e un incremento del valore non inferiore a 100 miliardi”.

Insieme alla sostenibilità – che nell’Italia sconvolta dagli eventi naturali vuol dire anche sicurezza per gli abitanti – un investimento immobiliare in edilizia sostenibile ha anche una valenza di investimento. “In una operazione immobiliare sostenibile” possiamo leggere nel rapporto presentato alcuni mesi fa a Milano esistono “costi iniziali maggiori rispetto a uno sviluppo tradizionale ma i ritorni per un operatore che investe in edifici green, in termini di valore, canoni, tempi di assorbimento e immagine sono notevoli”.

Secondo Francesco Giaccio, Direttore Generale di Johnson Controls Building Technologies & Solutions Italia gli edifici sono driver fondamentali della domanda di energia e in Italia, quelli con oltre 40 anni di vita, che necessitano di interventi di manutenzione straordinaria, rappresentano il 70% del totale, costituendo da un lato una problematica, ma anche una grande opportunità. Prendendo in considerazione lo stato dell’arte, l’Osservatorio analizza i vantaggi che la tecnologia può offrire a sostegno dell’attuale ripresa immobiliare – confermata dalla crescita del fatturato nazionale annuo (+2,5%) nel 2016 e dall’aumento del 4% stimato per il 2017″.

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