Dal primo gennaio 2019 il Bim sarà obbligatorio. Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, ha firmato il decreto che definisce le modalità e i tempi di introduzione dell’obbligatorietà
Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, ha firmato il decreto che definisce le modalità e i tempi di introduzione dell’obbligatorietà dei metodi e degli strumenti elettronici di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture nelle stazioni appaltanti, per razionalizzare le attività di progettazione e le relative verifiche.
“Un passaggio importante – afferma il Ministro Delrio – che risponde a una innovazione del settore e porterà trasparenza, efficienza e più qualità nella progettazione e realizzazione delle opere”.
Si tratta, di un intervento utile nel perseguimento di una migliore qualità dei progetti e delle opere, criterio ispiratore del Nuovo Codice dei Contratti Pubblici, in quanto, attraverso la digitalizzazione del settore delle costruzioni, si apportano benefici alla spesa pubblica e ai prodotti immobiliari o infrastrutturali e si rende più efficiente l’operato degli attori sul versante dell’offerta, con il conseguente incremento della loro redditività. Secondo alcuni studi ed esperienze, questo tipo di progettazione innovativa può consentire almeno il 10% di risparmi di spese di gestione e risparmi lungo tutto il ciclo dell’opera, abbattendo il ricorso alle varianti e prevedendo per tempo le manutenzioni necessarie.
Il decreto sul Bim obbligatorio dal 2019 è il risultato di un lavoro complesso e approfondito, avviato da una Commissione appositamente istituita dal Ministro e composta da rappresentanti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di Anac, Agid, delle Università degli Studi di Brescia, Sapienza di Roma, Federico II di Napoli, del Politecnico di Milano, della Rete delle Professioni Tecniche, che ha proceduto alle audizioni dei principali stakeholder del settore e predisposto una prima bozza del provvedimento. La bozza è stata poi sottoposta a consultazione pubblica, i cui contributi sono stati valutati ed integrati nella stesura finale del testo.
Cosa andrà a regolamentare il provvedimento sul Bim Obbligatorio?
Il provvedimento regolamenterà gli adempimenti preliminari delle stazioni appaltanti, che dovranno adottare un piano di formazione professionale del proprio personale, un piano di acquisizione o di manutenzione di hardware e software di gestione dei processi decisionali e informativi e un atto organizzativo che espliciti il processo di controllo e gestione, i gestori dei dati e la gestione dei conflitti. E’ previsto l’utilizzo di piattaforme inte-roperabili a mezzo di formati aperti non proprietari da parte delle stazioni appaltanti ed è definito l’utilizzo dei dati e delle informazioni prodotte e condivise tra tutti i partecipanti al progetto, alla costruzione e alla gestione dell’intervento.
Il decreto prevede, già dall’entrata in vigore, l’utilizzo facoltativo dei metodi e degli strumenti elettronici specifici per le nuove opere e per interventi di recupero, riqualificazione o varianti, da parte delle stazioni appaltanti che abbiano ottemperato agli adempimenti preliminari.
Bim obbligatorio dal 2019. Decorre dal 1° gennaio 2019 per le opere di importo pari o superiore a 100 milioni di euro, e poi via via per importi minori a decorrere dagli anni successivi al 2019 fino alle opere di importo inferiore a 1 milione di euro, per le quali il termine decorre dal 1° gennaio 2025.
Una Commissione, che sarà istituita ad hoc con decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e senza oneri aggiuntivi a carico della finanza pubblica, avrà il compito di monitorare gli esiti e le eventuali difficoltà incontrate dalle stazioni appaltanti e di individuare eventuali misure correttive, per aggiornare i dati e le procedure previsti nel decreto.