Secondo le stime di AlmaLaurea infatti entro il 2020 oltre il 20% dei soli ingegneri troverà lavoro nel settore dell’AGRILIZIA. SCOPRI DI PIÙ
Il settore della bioedilizia è in forte espansione. Architetti, ingegneri, progettisti e/o semplici operai verdi non avranno sicuramente difficoltà a trovare lavoro nel prossimo futuro. Secondo le stime di AlmaLaurea infatti entro il 2020 oltre il 20% dei soli ingegneri troverà lavoro nel settore dell’AGRILIZIA. La domanda di professionisti qualificati, esperti nelle tematiche dell’agrilizia sta raggiungendo livelli impensabile fino a pochi anni fa. Entro due o tre anni i professionisti capaci di coniugare efficienza energetica, ecosostenibilità ed estetica all’interno di abitazioni ed edifici in costruzione saranno i veri “re del mercato” professionale.
Come diventare esperto nei temi dell’Agrilizia? Per diventare professionisti dell’edilizia verde, dopo la laurea in ingegneria o in architettura, o dopo aver accumulato esperienza in ambito edile classico può essere una buona idea iscriversi a un master universitario o ad uno dei pochi corsi di formazione professionale esistenti in Italia. (Per conoscere i progetti formativi in Bioedilizia presenti in Sardegna clicca qui). Ma quali sono le professioni verdi che in un futuro oramai prossimo conosceranno una nuova età dell’oro?
Addetti alla BIOEDILIZIA. Il professionista della Bioedilizia / Agrilizia si interessa della realizzazione e della gestione di manufatti edilizi valutandone l’impatto ambientale, la salubrità e l’efficienza energetica; pianifica e gestisce il processo edilizio a basso impatto ambientale nelle sue diverse fasi coordinando e integrando gli apporti e le funzionalità dei diversi attori coinvolti, nella logica della sostenibilità e della tutela dell’ambiente.
Tecnici per il monitoraggio della qualità delle acque. Vista la preoccupante situazione dell’ecosistema acquatico italiano, c’è sempre maggior bisogno di figure professionali in grado di scoprire quali sostanze inquinanti siano disciolte nelle acque di fiumi, laghi e mari. Il lavoro prevede due fasi: una all’aria aperta a contatto con le acque e una in laboratorio.
Addetti forestali. Secondo Almalaurea i laureati il 70% dei laureati in scienze forestali trova lavoro entro 3 anni dalla laurea. I laureati in scienze forestali trovano lavoro in svariati settori tra i quali conservazione della biodiversità, eco-ingegneria (restauro ambientale, lotta alla desertificazione, bioedilizia), verde urbano, biotecnologie e industria farmaceutica, pianificazione territoriale e architettura del paesaggio, ecoturismo e valorizzazione dei prodotti tipici.
Addetti riciclo e smaltimento rifiuti. Attenzione, non stiamo parlando degli operatori ecologici ma di tutti coloro che fanno parte di aziende e società pubbliche e private che si occupano di ritirare e smaltire i rifiuti differenziati. Per lavorare in questo campo occorre un diploma tecnico industriale a cui fa seguito un corso regionale per imparare a differenziare e trattare le varie tipologie di rifiuti. I più intraprendenti possono anche pensare di mettersi in proprio per creare una piccola stazione ecologica.
Eco-chef, eco stilisti ed eco parrucchieri. Chef che utilizzano solo alimenti biologici, parrucchieri che creano tinte ed impacchi solo su base vegatale senza l’impiego di solfati, stilisti che realizzano tessuti da materiali di scarto: sono queste le ultime frontiere perché ormai l’eco sostenibilità, come ci hanno insegnato anche Daniela Ducato e gli amici della Casa Verde sta toccando anche la moda e la cucina.
Operatori di turismo eco-sostenibile. Vi affascinano i viaggi all’insegna della natura e del rispetto delle culture altrui? Allora potreste scegliere la strada del turismo eco-sostenibile: questo comprende l’utilizzo dei mezzi pubblici invece che dell’auto, alloggio a ridotto impatto ambientale, luoghi incontaminati lontano da villaggi turistici.
Progettisti, installatori e venditori di impianti fotovoltaici. Il settore dell’energia solare è in fortissima espansione. Le lauree nell’ambito dell’ingegneria sembrano essere le più adatte per intraprendere una carriera nella progettazione del fotovoltaico, ma sono molto richiesti anche gli installatori ai quali è richiesto semplicemente una qualifica di elettricista e un corso di formazione.
Ingegneri e supervisori turbine eoliche. Anche il campo dell’energia eolica offre molte possibilità: il settore infatti è in continua crescita e si stima che nel 2020 quello dell’eolico sarà il campo delle energie rinnovabili con maggiori possibilità.
Ingegneri di auto ecologiche. Entro il 2030 le auto elettriche costituiranno il 18% del totale di quelle che circoleranno in Italia. Per diventare esperti in quest’ambito è necessaria una laurea in ingegneria meccanica con specializzazione sui veicoli, in particolare sui sistemi ibridi, e a seguire un’esperienza all’interno delle case automobilistiche che stanno cercando di sviluppare questi modelli di macchine.
Ricercatori settore biocarburanti. Ricavare benzina da biomasse non edibili e utilizzo di quest’ultime senza l’impiego di terreni in modo tale da non causare deforestazione. Per chi volesse entrare in quest’ambito, ecco i centri di ricerca che si occupano di biocarburi: CRIBE (Centro di Ricerca Interuniversitario Biomasse da Energia) della Scuola Superiore Sant’Anna e dell’Università di Pisa, Centro di Ricerca sulle biomasse dell’Università di Perugia. Le lauree ideali sono Biotecnologia, Chimica industriale, Agraria.