Sostenere l’avvio di iniziative di attività di impresa o microimpresa comprese le società tra professionisti, promosse da soggetti, per condizioni soggettive e oggettive, si trovino in difficoltà ad accedere ai canali tradizionali del credito, è questo l’obiettivo del nuovo bando emanato dalla Regione che scadrà il prossimo 30 giugno. Il credito concesso partirà dai 5mila euro fino ai 25mila.

Tra le spese ammissibili sono comprese quelle per Investimenti produttivi (IP), Servizi (S), Formazione (F), Spese gestione (SG). Le proposte potranno essere presentate da soggetti inoccupati e disoccupati . Le domande potranno essere presentate dai soggetti che intendano avviare l’iniziativa in forma di:

  • microimprese aventi forma giuridica di ditta individuale, società di persone, società a responsabilità limitata, società cooperative (diverse dal punto successivo) operanti nei settori ammissibili;
  • cooperative (di tipo A e B) operanti nei settori ammissibili;
  • piccole imprese operanti nei settori ammissibili (cfr. art.4);
  • associazione o società di lavoratori autonomi e/o liberi professionisti che alla data della presentazione della domanda siano titolari di partita IVA. I liberi professionisti dovranno essere iscritti agli ordini professionali o aderenti alle associazioni professionali iscritte nell’elenco tenuto dal Ministero dello Sviluppo Economico ai sensi della L. 4/2013 ed in possesso dell’attestazione rilasciata ai sensi della L. n. 4/2013.

Sono da considerarsi prioritarie le proposte che rientrano nelle seguenti categorie di attività:

  • tutela dell’ambiente;

  • ICT (servizi multimediali, informazione e comunicazione);

  • risparmio energetico ed energie rinnovabili.

Sono esclusi i seguenti settori:

  • pesca e acquacoltura di cui al Regolamento (CE) n. 1379/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio;

  • industria carbonifera ai sensi del Regolamento (CE) n. 1407/2002;

  • imprese operanti nelle attività connesse con la produzione primaria dei prodotti agricoli;

  • imprese operanti nel settore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, così come definiti all’articolo 1 del Regolamento (UE) n. 1407/2013, nei seguenti casi: qualora l’importo dell’aiuto sia fissato in base al prezzo o al quantitativo di tali prodotti acquistati da produttori primari o immessi sul mercato delle imprese interessate; qualora l’aiuto sia subordinato al fatto di venire parzialmente o interamente trasferito a produttori primari.

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